La
maggior parte delle persone è convinta che camminare sia un'azione naturale
come respirare, credono che non sia possibile dimenticarne i meccanismi hanno
l'assoluta certezza che sia come la propria impronta digitale ovvero che
appartenga a loro in modo indissolubile. In realtà non è del tutto vero o
meglio non lo è per tutti. Ho dovuto imparare a camminare un' infinità di volte
ed ogni volta ho scordato qualcosa su come eseguire un passo perfetto. Ogni
volta che mi sono rimessa in piedi ho avuto la sensazione di essermi scordata
completamente come riuscire a compiere un passo dopo l'altro, c'è sempre qualcosa che
perdi dietro di te, qualcosa che prima facevi e che adesso non sai più fare,
puoi perdere l'equilibrio, la postura, la forza necessaria. Devi concentrarti
al massimo per coordinare il movimento tacco-punta e alzare il ginocchio nel
modo esatto. Perdi la tua naturale andatura e il tuo portamento iniziale va
scemando pian piano.
Imparare
a camminare è paragonabile ai sentimenti. Sembra assurda come affermazione ma
con il tempo mi sono accorta che è lo stesso identico percorso. Tutte le volte
che nella vita qualcuno ci ferisce, ci delude e ci ruba un frammento di cuore
crediamo sempre che sarà l'ultima volta, che impareremo a non starci più male e
che se dovesse accadere di nuovo, sapremo esattamente cosa fare per non
soffrire ancora, poi però quando la stessa situazione si ripete, tutto ciò che
avevamo imparato sparisce di colpo e ci ritroviamo a dover ripartire da zero,
ma prima di poterlo fare, abbiamo bisogno di riposare, di raccogliere le forze
e le energie necessarie, abbiamo bisogno del nostro tempo, di recuperare tutti i
pezzi sparsi ovunque e rimetterli insieme, come una sorta di
"riabilitazione"
Ogni volta
che ricominci da capo sei una persona diversa da prima, una parte di te resta
immutata, mentre qualcosa anche se microscopico o quasi invisibile
cambia.
Ho capito che ciò che
muta è ciò che ci permette di rialzarci, di andare avanti, è quella parte nuova
di noi che non ha un passato e non ha memoria non conosce sofferenza, è la parte
di noi che si innamora della vita per la prima volta e con un nuovo entusiasmo
è in grado di affrontare qualsiasi cosa, sia che si tratti di sentimenti sia
che si tratti di dover rialzarsi in piedi.
Io credo che camminare sia straordinario, è qualcosa che spesso le persone
sottovalutano, credo che se desideri un bicchiere d'acqua e ti alzi per prenderlo
è molto più dissetante di quando qualcuno gentilmente te lo porta.
Passo
dopo passo, ritornerò a dissetarmi senza chiedere aiuto, la parte nuova di me
sarà pronta per ricominciare, perché che si tratti di ferite sulla pelle o di
ferite nel cuore ne vale comunque sempre la pena.
Chiara (Piovono parole)