mercoledì 30 aprile 2014

Dove vanno a finire i ricordi? Nella lavatrice ovvio!










Ci sono profumi che si legano in modo indissolubile ai ricordi.
Tu puoi provare a tagliare il filo invisibile che li lega ma sarà un tentativo sciocco ed inutile perchè quel determinato profumo che per chissà quale motivo si è incollato con prepotenza sulla tua maglietta, ti porterà inevitabilmente a ricordare qualcuno, qualcosa, una circostanza.
È come se un profumo avesse la capacità di concretizzare un ricordo e così ti ritrovi ad avere addosso una serata al cinema, la canzone più bella di un concerto, una birra piccola chiara con molta schiuma, una notte ricamata di stelle, una cena indimenticabile, una voce che non sentivi da tempo, una giornata terribile, un abbraccio durato troppo poco, una persona che magari non rivedrai più.
Ti sfili piano la maglia e la lasci tra la biancheria da lavare, un gesto semplice, eppure una lacrima si intrufola nelle ciglia. Ti rendi conto che quel profumo e tutto ciò che rappresenta, svanirà per sempre, sostituito dall’odore anonimo di un detersivo preso in offerta al supermercato.
Si incastrerà nel cestello della tua lavatrice portando con sé il ricordo al quale era legato.
Frammenti di tanti ricordi si disperderanno inesorabilmente tra una centrifuga ed un lavaggio a 30 gradi.

Chiara.


lunedì 28 aprile 2014

"La fine e l'inizio"




Morire - questo a un gatto non si fa.
Perché cosa può fare il gatto
in un appartamento vuoto?
Arrampicarsi alle pareti.
Strofinarsi tra i mobili.
Qui niente sembra cambiato eppure tutto è mutato.
Niente sembra spostato eppure tutto è fuori posto.
E la sera la lampada non brilla più.
Si sentono passi sulle scale ma non sono quelli.
Anche la mano che mette il pesce nel piattino
non è quella di prima.
Qualcosa qui non comincia
alla sua solita ora.
Qualcosa qui non accade
come dovrebbe.
Qui c'era qualcuno c'erae poi d'un tratto è scomparso e si ostina a non esserci.
In ogni armadio si è guardato.
Sui ripiani si è corso.
Sotto il tappeto si è controllato.
Si è perfino infranto il divieto
di sparpagliare le carte.
Cos'altro si può fare.
Aspettare e dormire.
Che provi solo a tornare che si faccia vedere.
Imparerà allora
che con un gatto così non si fa.
Gli si andrà incontro
come se proprio non se ne avesse voglia pian pianino su zampe molto offese.
E all'inizio niente salti né squittii.
 

(Wisława Szymborska) da "La fine e l'inizio"

venerdì 18 aprile 2014

Gabriel Garcia Marquez ...

La Marionetta.
"Se per un istante Dio dimenticasse che sono una marionetta di stoffa e mi regalasse un poco di vita, probabilmente non direi tutto quello che penso, pero in definitiva penserei tutto quello che dico. Darei valore alle cose, non per quello che valgono, ma per quello che significano. Dormirei poco, sognerei di più, capisco che per ogni minuto che chiudiamo gli occhi, perdiamo sessanta secondi di luce. Andrei avanti quando gli altri si fermano, mi sveglierei quando gli altri dormono.
Ascolterei quando gli altri parlano, e come gusterei un buon gelato al cioccolato! Se Dio mi regalasse un poco di vita, vestirei in modo semplice, mi butterei a terra al sole, lasciando allo scoperto, non soltanto il mio corpo ma anche la mia anima.
Mio Dio, se io avessi un cuore, scriverei il mio odio sul ghiaccio, e aspetterei che uscisse il sole.
Dipingerei con un sogno di Van Gogh sulle stelle un poema di Benedetti, e una canzone di Serrat sarebbe la serenata che offrirei alla luna. Innaffierei con le mie lacrime le rose per sentire il dolore delle loro spine, e l’incarnato bacio dei suoi petali...
Mio Dio, se io avessi un poco di vita...
Non lascerei passare un solo giorno senza dire alle persone che amo, che gli voglio bene. Convincerei ogni donna o uomo che sono i miei preferiti e vivrei innamorato dell’amore.
Agli uomini proverei quanto si sbagliano quando pensano che smettono di innamorarsi quando invecchiano, senza sapere che invecchiano quando smettono di innamorarsi!.
A un bambino gli darei le ali, però lascerei che da solo imparasse a volare.
Ai vecchi insegnerei che la morte non arriva con la vecchiaia ma con la dimenticanza.
Tante cose ho imparato da voi, gli uomini...
Ho imparato che tutto il mondo vuole vivere nella cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel modo di salire la scarpata.
Ho imparato che quando un bambino appena nato stringe con il suo piccolo pugno, per la prima volta, il dito di suo padre, lo mantiene intrappolato per sempre.
Ho imparato che un uomo ha il diritto di guardare un altro dall’alto, solo quando lo aiuta ad alzarsi.
Sono tante le cose che ho potuto imparare da voi, però realmente a molto non serviranno, perché quando mi mettano dentro quella valigia, infelicemente starò morendo."
GABRIEL GARCIA MARQUEZ




martedì 15 aprile 2014

"Nel mondo io camminerò tanto che poi i piedi mi faranno male"





La maggior parte delle persone è convinta che camminare sia un'azione naturale come respirare, credono che non sia possibile dimenticarne i meccanismi hanno l'assoluta certezza che sia come la propria impronta digitale ovvero che appartenga a loro in modo indissolubile. In realtà non è del tutto vero o meglio non lo è per tutti. Ho dovuto imparare a camminare un' infinità di volte ed ogni volta ho scordato qualcosa su come eseguire un passo perfetto. Ogni volta che mi sono rimessa in piedi ho avuto la sensazione di essermi scordata completamente come riuscire a compiere un passo dopo l'altro, c'è sempre qualcosa che perdi dietro di te, qualcosa che prima facevi e che adesso non sai più fare, puoi perdere l'equilibrio, la postura, la forza necessaria. Devi concentrarti al massimo per coordinare il movimento tacco-punta e alzare il ginocchio nel modo esatto. Perdi la tua naturale andatura e il tuo portamento iniziale va scemando pian piano. 
Imparare a camminare è paragonabile ai sentimenti. Sembra assurda come affermazione ma con il tempo mi sono accorta che è lo stesso identico percorso. Tutte le volte che nella vita qualcuno ci ferisce, ci delude e ci ruba un frammento di cuore crediamo sempre che sarà l'ultima volta, che impareremo a non starci più male e che se dovesse accadere di nuovo, sapremo esattamente cosa fare per non soffrire ancora, poi però quando la stessa situazione si ripete, tutto ciò che avevamo imparato sparisce di colpo e ci ritroviamo a dover ripartire da zero, ma prima di poterlo fare, abbiamo bisogno di riposare, di raccogliere le forze e le energie necessarie, abbiamo bisogno del nostro tempo, di recuperare tutti i pezzi sparsi ovunque e rimetterli insieme, come una sorta di "riabilitazione"
Ogni volta che ricominci da capo sei una persona diversa da prima, una parte di te resta immutata, mentre qualcosa anche se microscopico o quasi invisibile cambia. 
Ho capito che ciò che muta è ciò che ci permette di rialzarci, di andare avanti, è quella parte nuova di noi che non ha un passato e non ha memoria non conosce sofferenza, è la parte di noi che si innamora della vita per la prima volta e con un nuovo entusiasmo è in grado di affrontare qualsiasi cosa, sia che si tratti di sentimenti sia che si tratti di dover rialzarsi in piedi.

Io credo che camminare sia straordinario, è qualcosa che spesso le persone sottovalutano, credo che se desideri un bicchiere d'acqua e ti alzi per prenderlo è molto più dissetante di quando qualcuno gentilmente te lo porta.

Passo dopo passo, ritornerò a dissetarmi senza chiedere aiuto, la parte nuova di me sarà pronta per ricominciare, perché che si tratti di ferite sulla pelle o di ferite nel cuore ne vale comunque sempre la pena. 

Chiara (Piovono parole) 

lunedì 7 aprile 2014

i km non esistono ...

.. e poi ti ritrovi con la valigia in auto a macinare km per raggiungere Genova che è pur sempre Genova anche immersa nel grigio di un febbraio gocciolante. Un viaggio verso quei sorrisi che conosci alla perfezione. Basta un tavolo ed una cena per annullare le distanze, un soffio leggero e quei km non esistono più, ma sono mai esistiti veramente ? Vi guardo negli occhi e scoppia una risata, perché il mondo delle persone che si vogliono bene è minuscolo, la lontananza è solo un modo di dire, le distanze sono pensieri, ed i chilometri in realtà sono solo pochi, pochissimi passi.. l'essere vicini per noi è uno stato d'animo !

Vi voglio bene 
Chiara