sabato 1 novembre 2014

Secondo me questa è : LA POESIA PERFETTA !!!

Arrivò, quell'autunno. Improvviso, pur se atteso e intuito, coi suoi misteri e un vento di carezze che sognava di svelarli. Ma il mistero più grande fosti tu, fatta di nebbia e nerofumo, di parole straniere, cioccolato di gianduia, e non dimentico il profumo, rossetto e coltello a serramanico sapientemente dosati, non saprò mai quanto consapevolmente.
Ora non ti amo più, anche se un minuscolo pezzo del mio cuore troverà molto spesso il modo di battere per te. Non ti amo nello stesso modo di allora, almeno. Gli amori e gli autunni cambiano, le vite di tutti vanno avanti, o indietro, che ne sappiamo in fondo, anche nostro malgrado. E di te non è che sappia più molto, rari auguri nei giorni stabiliti, senza neppure un caffè a dividerci nè a unirci, comodo alibi per nostri antichi pomeriggi di entusiasmo giovane e ingordo di noi. Ma so che ci sei, e da qualche parte ami, detesti, respiri, sorridi. E forse riesci ancora a ridere, quasi come allora. Quella tua risata viva. E per questo mio tipo d'amore, che amore non è più, ma è sempre, sempre molto più di un banale ricordo, è sufficiente. Perchè lui se ne infischia dello spazio. Può permettersi, lui, di irridere il tempo. Perchè, lui si, sa esser quel che io non so, muto e imperturbabile. Eterno.
Lorenzo Franzoni 



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