sabato 27 settembre 2014

An Acoustic Skunk Anansie - Live in London




Poi trovi queste chicche e ti senti un pò meglio .....

Si muore e si rinasce ..




Più dei tramonti, più del volo di un uccello, la cosa meravigliosa in assoluto è una donna in rinascita.
Quando si rimette in piedi dopo la catastrofe, dopo la caduta.
Che uno dice: è finita.
No, non è mai finita per una donna.
Una donna si rialza sempre, anche quando non ci crede, anche se non vuole.
Non parlo solo dei dolori immensi, di quelle ferite da mina anti-uomo che ti fa la morte o la malattia.
Parlo di te, che questo periodo non finisce più, che ti stai giocando l'esistenza in un lavoro difficile, che ogni mattina è un esame, peggio che a scuola.
Te, implacabile arbitro di te stessa, che da come il tuo capo ti guarderà deciderai se sei all'altezza o se ti devi condannare.
Così ogni giorno, e questo noviziato non finisce mai.
E sei tu che lo fai durare.
Oppure parlo di te, che hai paura anche solo di dormirci, con un uomo; che sei terrorizzata che una storia ti tolga l'aria, che non flirti con nessuno perché hai il terrore che qualcuno s'infiltri nella tua vita.
Peggio: se ci rimani presa in mezzo tu, poi soffri come un cane.
Sei stanca: c'è sempre qualcuno con cui ti devi giustificare, che ti vuole cambiare, o che devi cambiare tu per tenertelo stretto.
Così ti stai coltivando la solitudine dentro casa.
Eppure te la racconti, te lo dici anche quando parli con le altre: "Io sto bene così. Sto bene così, sto meglio così".
E il cielo si abbassa di un altro palmo.
Oppure con quel ragazzo ci sei andata a vivere, ci hai abitato Natali e Pasqua.
In quell'uomo ci hai buttato dentro l'anima ed è passato tanto tempo, e ne hai buttata talmente tanta di anima, che un giorno cominci a cercarti dentro lo specchio perché non sai più chi sei diventata.
Comunque sia andata, ora sei qui e so che c'è stato un momento che hai guardato giù e avevi i piedi nel cemento.
Dovunque fossi, ci stavi stretta: nella tua storia, nel tuo lavoro, nella tua solitudine.
Ed è stata crisi, e hai pianto.
Dio quanto piangete!
Avete una sorgente d'acqua nello stomaco.
Hai pianto mentre camminavi in una strada affollata, alla fermata della metro, sul motorino.
Così, improvvisamente. Non potevi trattenerlo.
E quella notte che hai preso la macchina e hai guidato per ore, perché l'aria buia ti asciugasse le guance?
E poi hai scavato, hai parlato, quanto parlate, ragazze!
Lacrime e parole. Per capire, per tirare fuori una radice lunga sei metri che dia un senso al tuo dolore.
"Perché faccio così? Com'è che ripeto sempre lo stesso schema? Sono forse pazza?"
Se lo sono chiesto tutte.
E allora vai giù con la ruspa dentro alla tua storia, a due, a quattro mani, e saltano fuori migliaia di tasselli. Un puzzle inestricabile.
Ecco, è qui che inizia tutto. Non lo sapevi?
E' da quel grande fegato che ti ci vuole per guardarti così, scomposta in mille coriandoli, che ricomincerai.
Perché una donna ricomincia comunque, ha dentro un istinto che la trascinerà sempre avanti.
Ti servirà una strategia, dovrai inventarti una nuova forma per la tua nuova te.
Perché ti è toccato di conoscerti di nuovo, di presentarti a te stessa.
Non puoi più essere quella di prima. Prima della ruspa.
Non ti entusiasma? Ti avvincerà lentamente.
Innamorarsi di nuovo di se stessi, o farlo per la prima volta, è come un diesel.
Parte piano, bisogna insistere.
Ma quando va, va in corsa.
E' un'avventura, ricostruire se stesse.
La più grande.
Non importa da dove cominci, se dalla casa, dal colore delle tende o dal taglio di capelli.
Vi ho sempre adorato, donne in rinascita, per questo meraviglioso modo di gridare al mondo "sono nuova" con una gonna a fiori o con un fresco ricciolo biondo.
Perché tutti devono capire e vedere: "Attenti: il cantiere è aperto, stiamo lavorando anche per voi. Ma soprattutto per noi stesse".
Più delle albe, più del sole, una donna in rinascita è la più grande meraviglia.
Per chi la incontra e per se stessa.
È la primavera a novembre.
Quando meno te l'aspetti...
Testo originale Diego Cugia, alias Jack Folla

venerdì 19 settembre 2014

Il potere delle canzoni ..






Comincia, come quasi tutto, con una canzone.
Al principio era il verbo, erano parole accompagnate da una melodia. È così che venne fatto il mondo, che il vuoto fu diviso, che le terre e le 
stelle e i sogni e gli dèi minori e gli animali… che ogni cosa venne al mondo.
Con il canto.
I grandi rettili furono cantati dopo che il cantore aveva finito con i pianeti, le colline, gli 
alberi, gli oceani e gli animali più piccoli. Furono cantate le scogliere che legano l’esistenza, i terreni di caccia, e l’oscurità.
Le canzoni rimangono. Durano. La canzone giusta può trasformare un imperatore nello zimbello del paese, può far cadere dinastie. Una canzone dura ben oltre il momento in cui i fatti e le persone di cui parla sono diventati polvere e sogno. È questo il 
potere delle canzoni.
Tratto da “I ragazzi di Anansi” di Neil Gaiman

Tempo fa Neil Gaiman ha tenuto un discorso in una Università del Philadelphia, il discorso finiva con queste parole:
“E ora andate e fate errori interessanti, fate errori stupefacenti, fate errori fantastici e gloriosi. Infrangete le regole. Lasciate dietro di voi un mondo più interessante perché ci siete stati voi. Fate buona arte”.

mercoledì 17 settembre 2014

Carte da decifrare ...




L'amore è tutto carte da decifrare 
e lunghe notti e giorni per imparare 
io se avessi una penna ti scriverei 
se avessi più fantasia ti disegnerei 
su fogli di cristallo da frantumare 

E guai se avessi un coltello per tagliare 
ma se avessi più giudizio non lo negherei 
che se avessi casa ti riceverei 
che se facesse pioggia ti riparerei 
che se facesse ombra ti ci nasconderei 

Se fossi un vero viaggiatore t'avrei già incontrata 
e ad ogni nuovo incrocio mille volte salutata 
se fossi un guardiano ti guarderei 
se fossi un cacciatore non ti caccerei 
se fossi un sacerdote come un'orazione 
con la lingua tra i denti ti pronuncerei 
se fossi un sacerdote come un salmo segreto 
con le mani sulla bocca ti canterei 

Se avessi braccia migliori ti costringerei 
se avessi labbra migliori ti abbatterei 
se avessi buona la bocca ti parlerei 
se avessi buone le parole ti fermerei 
ad un angolo di strada io ti fermerei 
ad una croce qualunque ti inchioderei 

E invece come un ladro come un assassino 
vengo di giorno ad accostare il tuo cammino 
per rubarti il passo, il passo e la figura 
e amarli di notte quando il sonno dura 
e amarti per ore, ore, ore 
e ucciderti all'alba di altro amore 
e amarti per ore, ore, ore 
e ucciderti all'alba di altro amore 

Perché l'amore è carte da decifrare 
e lunghe notti e giorni da calcolare 
se l'amore è tutto segni da indovinare 

Perdona 
se non ho avuto il tempo di imparare 
se io non ho avuto il tempo 
di imparare. 

mercoledì 10 settembre 2014

Northern Skies ...




... and I have left a million stars
and a ocean so lightly, so clearly blue
and I have left the warmth of the sun
and a millions adventures not yet begun ...

Parigi ..







<Solo girare per le strade è divertente, a Parigi. 
Sai che ti dico? Finché non ti hanno baciato in uno di quei piovosi pomeriggi parigini, non sei mai stata baciata>.

-HUSBANDS AND WIVES-

domenica 7 settembre 2014

Promemoria !!!

Cara Me, ricordati di essere forte come il vento e indomabile come il mare perchè il vero dramma della vita è perdere se stessi.

Luna Del Grande