giovedì 9 giugno 2016

Sorelle nella tempesta ..

La notte più difficile della mia vita è stata quella antecedente il tuo intervento, la tua amputazione. Per poi svegliarmi ed affrontare il giorno più brutto della mia vita, la tua amputazione. Vederti uscire da quella sala operatoria e percepire il vuoto sotto al lenzuolo, là dove alcune ore prima c'era il tuo piede è stato come essere trafitta da un milione di frecce tutte dritte al cuore. "Non piangere" mi dicevo "resisti, non piangere", era ciò che ti dovevo. Ho trattenuto un milione di lacrime pronte a sfociare e piano piano il nodo in gola si è allentato. Mi sono seduta accanto al tuo letto e ti ho tenuto la mano fino all'attimo in cui hai aperto gli occhi, la prima cosa che ti ho detto è stata "russavi peggio del papà" e sei scoppiata a ridere. Eccola lì la mia salvezza, il tuo sorriso. Tu che senza la tua gamba ridevi. La mia maestra di forza da tutta una vita. Eccolo lì il gancio a cui aggrapparmi. Eravamo nuovamente noi nonostante tutto! Sorelle anche in mezzo all'inferno, eravamo noi le stesse che cantavano a squarciagola davanti allo specchio, mentre ci preparavamo per uscire.
Non è facile, la tua vita non è uguale a prima, devi fare i conti con un moncone che ti fa dannare, con piaghe e dolori di ogni tipo. Non è mai stata facile la nostra vita, non abbiamo mai avuto la fortuna di poterci lamentare per cazzate di poco conto, non c'è mai stata data la possibilità di fare i capricci, di sbuffare per un brufolo o per un kg in più.
La vita ci ha sempre sbattuto in faccia motivi troppo gravi di cui lamentarci !!
Abbiamo spesso sorriso per il piagnucolare sterile della maggior parte degli abitanti di questo pianeta.
Non ci è stato concesso il biglietto "livello facile" è sempre stata una lotta continua, abbiamo imparato a fare a pugni, ad usare le unghie, abbiamo imparato che a volte si cade, a volte si crolla ma non è uno smacco è semplicemente umano. Abbiamo imparato a ricomporci, da piccoli frammenti sparsi ovunque fino a tornare noi stesse. Abbiamo imparato ad amarci con le nostre imperfezioni. Abbiamo imparato quanto sia prezioso il tempo della gioia, anche di quella più piccola.
E’ vero il giorno più brutto della mia vita resterà sempre quello, ma il giorno più bello sarà sempre quello di un tuo sorriso.
È questa la cosa incredibile del corpo umano, una bocca ride nonostante l'assenza improvvisa di una gamba. Un cuore ama nonostante la perdita avvenuta.
Non è facile, non è che tutto torna come prima, ma la vita non è una cosa rigida, non è un blocco di cemento, non è di un unico colore, la vita non ha le rotaie. Va modellata, va sfumata, va indirizzata, va presa di petto, talvolta assecondata e altre contraddetta.
E’ questo che abbiamo imparato a fare, è questo che rende la nostra vita tanto difficile ma la più bella che si possa avere. E’ questo che ci rende più vive di chi ancora si ostina a non vivere.
Vedi nonostante ti alzi sempre col piede sbagliato, ovvero l’unico che hai, io ti adoro perché a questa frase tu scoppi sempre a ridere.
Grazie per la sorella che sei
Con amore infinito
Chiara