venerdì 27 gennaio 2017

Pier

Oggi vi parlerò di Pier.
Un omone ne' troppo giovane ne' troppo vecchio. Muscoloso, tatuato e con i capelli raccolti in un codino. Con mille caratteristiche da duro, sputtanate da un sorriso dolcissimo e un cuore gigante e puro.
Pier lo conosco da tantissimi anni e in questi anni mi ha rimesso in piedi un milione di volte, perché lui ti rimette sempre in piedi, costi quel che costi. Pier è il mio fisioterapista.
Il suo segreto, o almeno ciò che ha sempre funzionato con me è il suo sguardo. Ogni volta che difronte ad un nuovo esercizio inizio a piagnucolare con un "non ci riesco Pier, non ci riuscirò mai" , ecco lui non attacca con discorsi filosofici o chissà quali paroloni, lui mi guarda. Mi guarda in un modo che mi fa sentire una stupida , stupida per aver detto "non ci riesco" e sentendomi un po' stupida e un po' ferita io ci provo. Magari la prima volta eseguo l'esercizio da schifo, ma poi sempre meglio, fino a dimostrare che ci riesco benissimo.
Pier ha un altro trucchetto, ti fa ridere, ti fa ammazzare dalle risate e proprio mentre tu te la stai ancora spassando per una sua battuta e credi di poterti fidare , lui con una mossa degna di Kenshiro, ti fa vedere le stelle e tutti i pianeti della galassia. E tu non ridi più. Ha colto l'attimo migliore per fare il lavoro sporco.
Pier è un amico uno di quelli che ce la mettono tutta, uno di quelli che ci mettono l'anima, come se dall'altra parte ci fosse lui. Quando vado da lui a farmi mettere in sesto, so che davanti a me c'e' una persona che ci crede, che ci crede anche più di me. E se la voglia, la forza e la tenacia tentennano, ecco, ci pensa lui a non permettere che accada.
Grazie
Chiara

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