venerdì 11 agosto 2017

Ho avuto in dono la luna

(progetto Itaca 5 agosto ESPERIENZE)

La Thai è una barca a vela color oro.
Il suo capitano è un uomo piccolo con gli occhi blu. Blu come i cieli che ha scrutato, come le acque che ha attraversato e le avventure che ha vissuto. Un uomo piccolo, ma quando lo vedi darsi da fare sulla sua barca pare un gigante instancabile, che arriva dappertutto.
È un uomo taciturno, ma se hai abbastanza fortuna puoi sentirlo mentre  racconta le sue storie in giro per il mondo e ti sembra di aver davanti agli occhi  Velasquez in persona.
Mentre navighiamo su questo lago, ci porta a visitare mondi meravigliosi, lo fa con un'emozione che ogni tanto spezza la sua voce, come se raccontare le sue storie fosse per lui un po' riviverle.
Io provo la stessa emozione mentre le racconta. Mentre ci narra di aver visto le balene, i leoni marini e le foche. Di aver ammirato e sfiorato i ghiacciai a Capo Horn immersi nell'oceano,
"è stato come ricevere uno schiaffo dalla natura, mi sono sentito talmente piccolo", e in quel momento mentre lo dice , chissà perché, anche io mi sento minuscola.
Ci racconta di quella volta che la barca si è  guastata e nessuno voleva scendere ad aggiustarla per paura degli squali e della profondità, "perché per quanto tu conosca il mare non smetti mai di temerlo, non sai mai cosa possa nascondere" , pronuncia queste parole quasi fossero la sua unica certezza.
Mi emoziono quando parla delle balene che incuriosite hanno circondato la barca o di quando ne hanno schiavata una quasi per miracolo, avvisati da un spruzzo improvviso.
Di quando ha navigato lungo le coste della Baja California e di quando con la sua Thai è arrivato fino in Israele.
Non mi sembra vero che esistano vite come la sua. Non mi sembra vero che possano davvero esistere persone come lui. Ascolto ogni sua parola e provo qualcosa che non so spiegare.
Mille avventure, infiniti aneddoti , storie che molto spesso si trovano solo nei libri, credo sia ammirazione mista ad invidia.
E poi c'è quella storia piccola piccola, di quella notte in cui la luna gigante a forma di culla sul mare era talmente vicina da spaventarlo, ma talmente bella da non riuscire a dimenticarsela. Talmente bella da far luccicare ancora i suoi occhi mentre lo racconta.
Le storie sono la cosa più preziosa del mondo, fanno giri infiniti e compiono miracoli, ora quella luna è anche un po' mia.
Grazie (progetto Itaca 5 agosto)
Chiara

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