venerdì 10 novembre 2017

non è un film ...

Quando ero bambina adoravo le sere dedicate alla visione di un film.
Ci mettavamo dopo cena su poltrone e divano, si spegneva la luce, si sgranocchiavano schifezze e si guardava un film.
Quando eravamo più piccole il giovedì c'erano sempre i film della Disney in tv, poi sono arrivate le videocassette ed il primo videoregistratore. Ricordo mio papà arrivare a casa con pile di videocassette. Ma ricordo soprattutto quando ci portava con lui nel negozio di noleggio e ci faceva scegliere. 
Adoravo perdermi in mezzo a tutte quelle copertine e locandine. E nonostante morissi di paura, mi piaceva avventurarmi nel settore Horror. 
Circondata da quelle immagini terrificanti, mi sentivo super cazzuta ad affrontarle da sola. Io e mia sorella siamo state abituate fin da piccine ad avere a che fare col cinema, passione che poi ci siamo portate addosso tutta la vita.
Era emozionante andare in videoteca, sembrava quasi di varcare le porte di nuovi mondi, di infinite avventure. 

Una volta mio padre scelse un film con Schwarzenegger forse Commando o Danko, non ricordo più, comunque una stronzata simile. Io avrò avuto circa 8 anni, il film finiva con Schwarzenegger che rivolgendosi al nemico con quella sua aria da vero duro, sputava con cattiveria e convinzione assoluta un "VAI A FARTI FOTTERE !!!!!!! " e poi bang, lo ammazzava !!!
Qualche sera dopo mio padre mi chiamò per la cena, ma io ero tutta indaffarata a giocare, così mi chiamò nuovamente e poi ancora, mi girai verso di lui e con disarmante naturalezza gli dissi "vai a farti fottere" e bang mi ammazzo', con uno sculaccione talmente sonoro da sentirne tutt'oggi l'eco in certe giornate di vento a favore.
Quel giorno imparai tre cose fondamentali :
la prima era che "vai a farti fottere" non si addiceva al mio papà ;
la seconda che la vita non era un film;
la terza, che i film mi piacevano cosi tanto proprio per questo motivo, non erano affatto come la vita.
Chiara

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