mercoledì 22 novembre 2017

Viaggi su misura .

Quando parlo di viaggi e dei luoghi che vedo, parlo sempre omettendo cosa significhi per me affrontare un viaggio.
Per prima cosa significa organizzarlo spesso nei minimi dettagli, che poi possono sempre subire variazioni, ma è importante per me non fare mai le cose in modo troppo superficiale .
La prima cosa da fare se decido di viaggiare in aereo è prenotare l'assistenza. Cosa che mi ha salvata sempre. Le volte in cui non l'ho fatto, me ne sono sempre pentita. Avere a disposizione una carrozzina per evitare di attraversare un aeroporto a piedi, che per me sarebbe davvero stancante, è fondamentale. Se pensiamo al JFK di NY, doverlo attraversare significa fare km a piedi. Cosa che influirebbe troppo su stanchezza e dolori. Prenotare l'assistenza significa anche non stare in piedi durante le code per il check in ed a volte evitare le scale, sia per scendere alle piste che per salire sull'aereo. Insomma tutta la stanchezza dell'aeroporto viene notevolmente diminuita.
Quando sono stata a NY per me è stato importante valutare anche tantissime altre cose. Abbiamo scaricato una cartina della metro in cui venivano segnalate tutte le stazioni munite di ascensore. Evitare tutte quelle scale per le mie gambe è stato di vitale importanza. Quindi con mappa sul cellulare sapevamo sempre dove era meglio scendere o salire. Avevamo le cartine per i bus. E sulle stesse cartine digitali, tutti i luoghi di interesse con i vari take away vicini, per evitare di girare troppo a vuoto.
Suddividevamo sempre le giornate in due parti, per avere la possibilità di riposare almeno 2 orette il pomeriggio. Ho visitato NY sempre con stampella e con antinfiammatori e antidolorifici a portata di mano. Ciò nonostante arrivavo spesso a fine serata strisciando e con dolori praticamente ovunque. Quando sono stata su Skye in Scozia, mentre andavamo a consumare l'ultima cena della vacanza in un pub, la mia rotula si è fratturata. Così, all'improvviso, mentre camminavo. Ho trascorso una notte da incubo nel B&B e la giornata seguente da inferno all'aeroporto. Non avendo prenotato l'assistenza mi è stata data una carrozzina da utilizzare solo fino al gate e poi con un ginocchio rotto, ho dovuto arrangiarmi a fare tutte le scale. Per poi affrontare 2 ore e mezza di volo e il viaggio in auto da Bologna a Brescia. Quindi no, non è mai facile.
Ma a volte trovo che le persone ragionino troppo in modo semplicistico. Quando vedono che una persona con difficoltà fisiche ed economiche viaggia, il primo pensiero è "beh allora non sta poi così male". Vorrei dire a queste persone che si può viaggiare anche se si hanno pochi soldi, risparmiando, facendo sacrifici e adeguando il viaggio alle proprie possibilità. E soprattutto,che si può viaggiare nonostante i problemi fisici. Stringendo i denti, evitando di lamentarsi per ogni cazzata e prendendo tutte le precauzioni possibili.
Si viaggia ognuno a proprio modo. Esiste un modo diverso per fare qualsiasi cosa. Il mio è su misura per me.
Quando devo partire non penso mai alle cose che potrebbero andare storte, penso solo che sto realizzando un nuovo sogno.
Pochi mesi dopo la frattura alla rotula, avevo un volo per Valencia prenotato. Non l'ho disdetto, non ha vinto il timore. Il mio corpo è questo, è fragile, che io sia al supermercato vicino a casa mia, che io sia dall'altra parte del mondo.
A volte è vero vince la sua fragilità, ma quando vinco io, ecco quella si chiama VITA.
Chiara

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