giovedì 27 marzo 2014

The Rains of Castamere ..

And who are you, the proud lord said, 
that I must bow so low? 
Only a cat of a different coat, 
that's all the truth I know.
In a coat of gold or a coat of red,
a lion still has claws.
And mine are long and sharp, my lord,
as long and sharp as yours.
And so he spoke, and so he spoke,
that lord of Castamere.
But now the rains weep o'er his hall,
with no one there to hear.
Yes now the rains weep o'er his hall,
and not a soul to hear.




mercoledì 26 marzo 2014

la bambina che salvava i libri ..


"Stasera papà si è seduto con me.
Aveva portato giù la fisarmonica e si era seduto vicino a dove era solito sedersi Max. 
Quando suona guardo spesso le sue dita e il suo viso. La fisarmonica respira.
Sulle guance ha rughe che sembrano tirate in basso, e , per qualche motivo, quando le guardo ho voglia di piangere. Non è per tristezza o orgoglio.Mi piace il modo in cui si muovono e cambiano. 
A volte penso che papà sia una fisarmonica. Quando mi guarda e sorride e respira io sento le note. "






Un consiglio che viene dal cuore ... leggetelo, vi emozionerà !!









lunedì 24 marzo 2014

Il folletto ...




Never forget what you are. The rest of the world will not. Wear it like armor, and it can never be used to hurt you.

Tyrion Lannister "le cronache del ghiaccio e del fuoco"




sabato 22 marzo 2014

Hallelujah ...

lasciamo spazio alla musica .. canzoni come queste non si ripeteranno più dobbiamo custodirle come un dono prezioso !!








venerdì 14 marzo 2014

libri ..





Ritrovar"si" tra le pagine di un libro alla fine di una lunga giornata...




(imaggine utilizzata di Anna Speshilova)

mercoledì 12 marzo 2014

“ammazzo il tempo bevendo caffè nero bollente in questo nido scaldato ormai da un sole paziente che brucia dentro di me che è forte come il caffè”




 (immagine utilizzata “Ladycup” by MarthaLights)

Tengo la tazza del caffè tra le mani,un gesto che solo ad immaginarlo dona tepore, sorrido nel notare che in quel nero ci sono sfumature che mi assomigliano.
Aggiungo lo zucchero. Da anni qualcuno mi ripete che è decisamente troppo, da anni io rispondo che non è troppo, è come piace a me. Dolce.
Il cucchiaino compie parecchi giri, ciò nonostante non sono ancora pronta per berlo.
Credo esista un tempo ben definito da quando decidi che puoi smettere di mescolare a quando decidi di iniziare a sorseggiarlo. Un tempo rispettoso, discreto, perfetto.
Il tempo di pensare ad una sera d’inverno in cui c’era la neve, ad una porta socchiusa o al  luccichio inconfondibile di una parola inaspettata.
Appoggio le labbra sul bordo della tazza e l’aroma di qualcosa che conosco mi fa stare subito meglio, mentre il calore scende e mi brucia la gola mi convinco che sia il miglior caffè di tutta una vita.
Poi distrattamente mi accorgo di quanta malinconia ci sia nel fondo di una tazza vuota.

Chiara G. (Piovono Parole)

lunedì 3 marzo 2014

tic tac tic tac …







(immagine utilizzata “BittenByASpider” di wakkawa ) 


Il tempo sembra passare.
Il mondo accade, gli attimi si svolgono, e tu ti fermi a guardare un ragno attaccato alla ragnatela.
C’è una luce nitida, un senso di cose delineate con precisione, strisce di lucentezza liquida sulla baia.
In una giornata chiara e luminosa dopo un temporale, quando la più piccola delle foglie cadute è trafitta di consapevolezza, tu sai con maggiore sicurezza chi sei.
Nel rumore del vento tra i pini, il mondo viene alla luce, in modo irreversibile, e il ragno resta attaccato alla regnatela agitata dal vento.

Tratto da “Body Art” Don DeLillo

Chiara G. (Piovono Parole)