martedì 16 gennaio 2018

A Dolores... Grazie Fabio Magnasciutti per queste splendide parole!

Per me gli anni 90, musicalmente, non sono esistiti, semplicemente
alcune scintille brillanti, da contare sulle dita di una mano
una mano scarsa, una mano disneyana
mi riferisco alla schiuma, a ciò che emerge
sottoterra si trova sempre del bello, in ogni epoca
per me, ripeto
non è un giudizio, non è un invito al dibattito
è un fatto generazionale, ha che fare con la temperatura del sangue a quattordici anni, alla colonna sonora del desiderio di labbra, all’essere momentaneamente immortali
la musica deve far piangere, ridere, tremare, incrociare sguardi, sfiorare, voler baciare, fare l’amore
è una cosa seria
il resto è diffusione da supermercato
poi c’è altro, che non so e non voglio spiegare: il tuo volto, per esempio, nel video di I can’t be with you
avrei baciato il vetro dietro il quale ti muovevi, devo averlo fatto
ho sempre avuto una passione per le bocche irregolari, i denti storti, buttati lì come dolmen
e gli occhi tristi e i profili spigolosi
c’era questo e c’era vento e verde di una terra dura e meravigliosa che amo
c’era dolore nella tua voce, che non era poi così originale come si dice, per me
Liz Fraser, Siouxsie, Nina Hagen, Lene Lovich, molte altre, avevano già giocato con le corde vocali, intrecciandole, facendone cesti
non fa niente, ora non potrò più baciarti
conta questo.
Fabio Magnasciutti

Nessun commento:

Posta un commento