mercoledì 26 febbraio 2014

Libri, rifugi e mondi paralleli





C’è il ronzio incessante delle auto sulla strada
il chiasso di un ubriaco che urla, impaurito dai propri fantasmi
il rumore di qualcuno che corre sulle scale e un cane che abbaia ad un ombra sospetta.
C’è il tonfo di un’imposta che sbatte per il vento e le risate di qualcuno che si diverte. 
Poi più che un gesto è una vera e propria magia. 
Indossi il pigiama, ti infili sotto le coperte e accendi la tua abat-jour.
Con il libro tra le mani ti lasci alle spalle i rumori, le voci e il caos.
Ci sono mondi in certe pagine che ci chiamano e ci aspettano. Ci sono strade da percorrere e storie da scoprire, persone che possiamo amare oppure odiare ed esistono luoghi in cui vorremmo poter vivere.
Vicoli bui dove puoi sentire l’odore della paura saltarti addosso, e spazi infiniti dove gli alberi si intrecciano.
Pagina dopo pagina tutto ciò che hai intorno piano piano svanisce e ti ritrovi con in bocca il sapore del porridge, che qualcuno, in una terra lontana e remota ha appena cucinato. 
Le storie scritte sono mondi paralleli al nostro, invisibili ai nostri occhi, ma che silenziosi galleggiano intorno a noi.
I libri sono la chiave per poterci entrare e le pagine la direzione da seguire. 
Se cerchi un rifugio sicuro, lì lo troverai senz’altro.

Chiara G. (Piovono Parole)

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