(immagine utilizzata “butterflay” di XSilviettaX)
Ci sono sere che creare è difficile. Mi metto al tavolo mi armo di pinze e
tronchetti ma le idee non vengono. Creo e disfo in continuazione. A fatica
qualcosa salta fuori un paio di orecchini, un segnalibro ma c’è qualcosa che mi
blocca, come se l’immaginazione si fosse presa una pausa o fosse nascosta
ed intrufolata dietro una strana curva del cervello.
Poi ci sono altre sere come questa, mi metto al tavolo e tutto vien da sè ,
le mie mani sanno perfettamente cosa fare, perle e perline prendono forme
perfette, i colori si alternano e i vari componenti vanno al posto giusto.
L’immaginazione esce allo scoperto e invia immagini continue, le mie mani le
ricevono e compiendo una splendida magia trasformano qualcosa di
astratto in concreto.
Creare è un sentimento. Quando crei provi qualcosa, qualcosa che non riesci
a spiegare, la spiegazione sta in ciò che fai, in ciò che nasce dall’unione dei
componenti, dei materiali e dei colori. Dare vita ad un oggetto è una
sensazione singolare, non è come vedere l’alba o cose del genere è più come
sentirsi bene, sentirsi in pace, tutto ciò che prima sembrava caos diventa
bellezza e sai che qualcuno lo indosserà. Qualcosa di mio, un pezzetto di me
sparso per il “mondo”.
Ecco scrivere è come creare, a volte le parole arrivano come un’onda
anomala, prendono forma su un foglio, su uno schermo o semplicemente nella
testa e diventano vere una volta lette. Diventano concrete una volta scritte,
non le puoi toccare ma le puoi leggere. Sai che qualcuno forse un giorno le
leggerà e le farà sue. Qualcosa di mio, un pezzetto di me sparso per il
“mondo”.
Chiara G (Piovono Parole)
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