martedì 29 gennaio 2019

Me la cavo bene, grazie!

La felicità non è una ed unica.
La felicità non è universale. Ognuno ha il sacrosanto diritto di essere felice a modo proprio.
So che questo è un argomento complesso e spinoso ma di fondo, in realtà è molto più semplice di quanto possa apparire.
Io non ho figli e non voglio figli. Le motivazioni sono tante, molte legate alla mia malattia genetica, il rischio di trasmetterla, il rischio che le mie ossa non reggano una gravidanza, ma non solo. L'energia è poca e la forza anche. Faccio già molta fatica a prendermi cura di me, ad arrivare a fine giornata senza farmi male, a restare concentrata su dove metto i piedi quando cammino e sul mantenere un equilibrio.
Ma non sono gli unici motivi. Io non ho voglia. Non ho assolutamente voglia di concentrare la mia vita su un bimbo che ha tutto il diritto di essere PRIORITÀ. La mia priorità è divenuta ad oggi "Godermi la mia vita". Soddisfare ogni mio desiderio e realizzare i miei sogni con la persona che ho accanto. La mia priorità è IL MIO TEMPO!!
Che sia leggermi un libro per ore, bevendo un tè sul divano o andare dall'altra parte del mondo. Perché non è una questione di cose grandiose è una questione di prendersi cura di sé stessi.
E non si tratta nemmeno su chi ha ragione e chi ha torto, si tratta che ognuno decide ciò che è importante nella propria vita.
Per questo vorrei che un giorno le persone capissero che la loro realizzazione non è la stessa per tutti. Che la loro visione della vita è loro e basta.
Io non posso e non voglio avere figli. E non voglio né essere compatita, né essere giudicata. Vorrei che avere un figlio o non averlo, avesse sulla società lo stesso effetto.
Perché porca miseria, io sono felice. Ci sono giorni che mi sento la persona più felice del mondo.
Non provo invidia per chi ha figli né tanto meno tristezza, perché non sta a me scegliere se siano felici o meno e perché la mia vita io la amo così.
Forse perché io mi amo così. Quando vedo un'amica col proprio figlio, provo una gioia immensa per lei, ed è un sentimento che si ferma lì. Non sento il desiderio di essere nei suoi panni, perché io, i mie panni, li amo moltissimo.
Ho imparato molto presto, fin da bambina che la felicità ha un miliardo di forme diverse,esattamente come la tristezza. Che entrambe sanno annidarsi anche nei luoghi più insoliti, e nelle situazioni più improbabili, anche quando non sembra o ci sembra impossibile.
È proprio per questo che Il mio tramonto sull'oceano, per i miei occhi, può essere bello tanto quanto il sorriso di tuo figlio per i tuoi occhi.
La mia vita è fatta di questo : di viaggi a non finire, di letture a tutte le ore, di decisioni  improvvisate, di passioni sfrenate, di responsabilità alternate ad irresponsabilità.
La mia vita oggi è come un dono che mi faccio per tutto ciò che è andato storto.
La mia vita è OGGI.
La mia vita è un cottage in Irlanda che mi aspetta e una sedia a dondolo dove cullare i miei ricordi felici, che fortunatamente sono tantissimi.
Quindi ecco, non preoccupatevi per me, perché io me la cavo bene con tutto ciò che ho e che non ho.
Chiara

Nessun commento:

Posta un commento