lunedì 15 aprile 2019

Notre Dame

Prenotate un volo e partite.
Tenete le valige sempre pronte.
Girate il mondo, andate a riempirvi gli occhi. Prima che tutto sparisca, prima che tutto bruci.
Prima che il mondo, ci si sgretoli addosso.
Tutto sulla terra è precario, niente è eterno.

Il mio cuore piange stasera, ricorda l'emozione provata davanti alla tua bellezza.

Chiara

domenica 7 aprile 2019

Londra io t'amo!

Londra 2019

"Scusatemi miei cari, questa è la porta che utilizzava il Signor Dickens, l'uscita è dall'altra parte". Nessuno mai al mondo mi ha indicato, in modo tanto poetico, l'uscita da un museo.
Questa è la mia Londra. Quella che mi fa sentire al posto giusto, un passo prima sei quasi nel futuro e quello dopo immersa nel passato.
La Londra che amo è quella della Street Art che invade Brick Lane e del punk semi svanito a Camden Town, ma che ci prova lo stesso a non morire. È quella delle librerie immense e dei negozi di fumetti meno battuti, in cui puoi trovare sullo stesso scaffale Neil, Tim Burton e Chris Riddell e ti pare di vivere un sogno.

La Londra che amo è quella che mi fa bere una "India Pale" dove la beveva George Orwell, è la Londra che ti bagna con la sua pioggia improvvisa e poi ti asciuga con un sole su cui non avresti mai scommesso.

La Londra che amo è quella che mi conduce ad Highgate, per portare una penna sulla lapide di  Douglas Adams. È quella che porta i bambini di una scuola elementare in un cimitero a studiare i fiori e te li vedi scorrazzare e ridere e imparare, in mezzo ad un mare di lapidi. Capisci finalmente, che il rispetto per la morte in realtà, è quando la tratti esattamente come la vita.
La Londra che amo è quella che mi chiama da un mondo nascosto, fatto di musei oscuri e misteriosi, di cose bizzarre di cui nessuno parla mai. Luoghi senza pubblicità, che esistono solo per chi, li sa cercare.
È quella dei suoi quartieri sconosciuti, che ti raccontano una città inaspettata.
Quella che ti fa mangiare in mille lingue diverse e che mette ancora musica buona, in certi pub. È quel suo aspetto cupo che quando meno te lo aspetti, muta in una miriade di colori fluo.

La Londra che amo è una passeggiata di lunedì sera lungo il Tamigi. Il ponte finalmente deserto è come un miracolo illuminato e ti senti la voglia di non voler più tornare a casa.

Ci vediamo presto.
Chiara