A me risulta che la ricerca del senso è
una sorta di partita a scacchi, molto dura e solitaria, e che non la si vince
alzandosi dalla scacchiera e andando di là a preparare il pranzo per tutti. È
ovvio che occuparsi degli altri fa bene, ed è un gesto così dannatamente
giusto, e anche inevitabile, necessario: ma non mi è mai venuto da pensare che
potesse c'entrare davvero con il senso della vita. Temo che il senso della vita
sia estorcere la felicità a se stessi, tutto il resto è una forma di lusso
dell'animo, o di miseria, dipende dai casi. Peraltro, è anche possibile che mi
sbagli. È giusto un pensiero istintivo – un certo modo di vedere il mondo.
Alessandro
Baricco: Mi resta ancora del gioco ma non so quanto: Ma un poco ce n'è.
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