Talvolta, occasionalmente, di rado oppure spesso (a seconda dei punti di
vista) .. Vita impacchetta un dono e decide di sua spontanea volontà che
dobbiamo essere felici. Solitamente sceglie un giorno qualunque che
inevitabilmente per noi diventerà un giorno memorabile.
Venerdì 25 gennaio 2013 Vita ha scelto me ! e non solo, ha scelto me e
tutti i presenti !
Non so quale sistema utilizzi, forse pesca da un grande cilindro dei nomi a
caso scritti su bigliettini chiusi o forse stabilisce secondo regole ferree il
destinatario di tale felicità. In ogni caso qualsiasi sia il suo metodo
l’effetto è sempre gradito.
In quella sala d’aspetto tutti i presenti attendevano emozionati di vederlo
arrivare. Un’emozione palpabile.
Quando Franco Battiato è arrivato nel reparto “Oncologia Degenze” ognuno di
noi in quell’attimo esatto si è sentito uguale all’altro, persone sane e
persone malate erano semplicemente ed esclusivamente persone.
Il quartetto d’archi che da anni accompagna ogni suo concerto era li
davanti a noi e suonava con la stessa naturalezza, nonostante un contesto
completamente diverso, intimo. In aggiunta alla musica che di per sè sa
emozionare aleggiava nell’aria la presenza forte e percettibile di un uomo che
attraverso il linguaggio, le parole e le note ha toccato e accarezzato la vita
di molte persone.
No, se ve lo state chiedendo Battiato non ha cantato e so che questo ha
lasciato in alcune persone presenti una lieve amarezza che pur sforzandomi non
so comprendere.
Io la vedo così : eravamo in un “bar” con un amico, e quell’amico era li in
mezzo a noi, non era su un palco e nemmeno al di là di una transenna, ma
circondato da malati,parenti, da medici e inservienti ed era seduto vicino a
noi ad ascoltare lo stesso medesimo concerto.
Ha stretto mani, scambiato parole, lasciato il suo nome sui fogli di
chi lo desiderava e scattato foto con tutti, in ricordo di uno splendido
pomeriggio.
Vita fa dei doni ad ognuno di noi e a volte sta proprio a noi coglierne il
significato.
Un pomeriggio con Battiato io lo considero un dono. La sua presenza in un
reparto oncologico non può che essere un dono.
Non so se Vita abbia pescato il mio nome da un cilindro o abbia scelto me
per ragioni precise che non conosco .. so solo che la ringrazio di cuore a voce
alta perchè lo ammetto, sa lasciarmi ancora a bocca aperta e imprimere nei miei
occhi quel luccichio inconfondibile, quello di chi ha appena ricevuto un regalo
stupendo.
Grazie al Dott. Mauro Tagliani ed ai “donatori di musica”.
Grazie a Franco Battiato e ai suoi straordinari musicisti .
Chiara (Piovono Parole a dirotto)
Chiara (Piovono Parole a dirotto)
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