lunedì 21 luglio 2014

Strane creature disturbano il mio sonno ...




Quanto vorrei poter ronzare intorno ad una zanzara tutta notte , sarebbe una grande rivincita.
Invece impreco, lancio pugni volanti nel buio ed esasperata accendo la luce, carica di odio sono pronta ad una vendetta senza pietà, ma lei puntualmente sparisce. Avrà forse il dono dell’invisibilità?? non saprei, sicuramente ha la capacità di illudermi per un istante,  per poi tornare a tormentarmi non appena chiudo gli occhi.
Certi pensieri sono come zanzare.
Ti corichi credi di esser pronto a fare sogni sereni e non appena spegni la luce, puntuali arrivano.
Il ronzio si tramuta in rumore, perchè a differenza di ciò che si crede i pensieri non sono mai silenziosi.
Ti giri e rigiri nel letto, cambi cento volte posizione, ti scopri , ti copri, cuscino sotto la testa, testa sotto al cuscino ma niente da fare, non smetti di pensare. Accendi l’abat jour e ti metti a fissare qualcosa, non ha importanza cosa,l’armadio, il soffitto,un televisore spento, la faccia ebete del pupazzo impolverato, ciò che conta è non pensare.
Poi quando credi di esserti liberata dagli inquilini indesiderati che bivaccano senza invito nel tuo cervello, spegni la luce, ti sdrai e come zanzare a caccia di sangue tornano più famelici di prima. Intenti e disposti a non farti chiudere occhio.
Si intrufolano nel tuo pigiama e te li senti addosso.
Creature notturne che durante il giorno non si fanno mai vive. Come se l’arrivo della luce, dei rumori e delle voci, le tenesse lontane e nascoste.
Pensieri che giungono cavalcando le stelle. Pensieri che fuggono dall’alba, eterni amanti della luna.

Pensieri che per chissà quale ragione di giorno appaiono insensati,  sfocati, al punto da confonderli con i sogni che hai fatto.
Sarà che il buio nasconde, sarà che i pensieri non si fermano davanti al fasullo senso di protezione di un lenzuolo, sarà semplicemente  che anche loro come le zanzare a quell’ora ci trovano indifesi e appetitosi ma c’è sicuramente “un non so che” nell’odore della notte che li attrae.
Poi al mattino ti alzi e ciò che ti ritrovi non è un fastidioso prurito che svanisce dopo qualche ora,  ma un senso di insoddisfazione, di confusione, come qualcosa che un istante prima c’era e poi non c’è più, qualcosa che esiste ma che non sai afferrare , qualcosa che temi ma che allo stesso tempo attendi e che in fin dei conti  non sei nemmeno più sicuro di odiare poi così tanto ..
 Chiara. (Piovono Parole a dirotto)

Nessun commento:

Posta un commento