venerdì 27 maggio 2016

Cancro ... ogni giorno senza è una vittoria

La cosa più infima del cancro è la paura che torni, il dover convivere con quel pensiero.
Anche quando lo sconfiggi lui non se ne va mai del tutto, si prende un posticino nella tua testa e sottovoce ti sussurra "non ti libererai mai di me". E in un certo senso è cosi.
Ne senti la presenza ad ogni controllo, ad ogni malessere o magari quando l'umore ti tradisce, la paura che ti lascia sotto la pelle non te la levi mai. Persino mentre dici "sono guarita ti ho sconfitto bastardo", tu lo sai che non è mica finita lì, sei consapevole che possiede un grande vantaggio su di te, ovvero di sapersi insinuare nella tua vita sotto forme diverse, con la paura, l'ansia o con quella maledetta incertezza. Fortunatamente dalla nostra parte c'è la vita .. che il più delle volte ci fa pensare ad altro, ci regala rifugi, ci dona strade da percorrere, ci offre risate e voci indispensabili.
Ci riempie di attenzioni, di distrazioni e di innumerevoli pensieri.
cosi accade che la maggior parte dei giorni la paura la accantoni e ti prendi le tue splendide e meritate rivincite.
Ogni giorno senza di lui ti ripeti "oggi mi è andata bene, oggi ho vinto ancora io" ed ecco che impari che ogni minuto non è mai qualcosa di scontato, niente ti è dovuto niente è garantito. Impari a non rimandare, a sprecare il meno possibile, impari che ogni risata che fai non è barattabile con niente al mondo. Impari che non sei invincibile per sempre e proprio per questo devi vivere come se ogni giorno tu lo fossi. Impari che tutte le fotografie scattate hanno immortalato la tua vita mentre splendeva.
Cosi succede che la sera spegni la luce, ti infili sotto le coperte e ti addormenti serena a volte persino dimenticandoti di lui.
Il mio pensiero ora va a chi stasera spegnendo la luce non potrà in nessun modo dimenticarsi di lui, asciugherà una lacrima per la paura folle di non farcela.
Oggi vorrei che le persone non si lamentassero della pioggia ma gioissero per la fortuna di poterla vedere cadere ancora una volta.
Chiara

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