Ho visto persone guardare la loro vita passare, come se non ne
facessero parte. Passivamente, come quando uno sta in coda alla cassa
del supermercato, con la stessa apatia.
Ho visto persone gettarla al
vento in modo così stupido da restarne perplessi. Ho visto persone alle
quali la vita è crollata addosso, da un momento all'altro senza
ragione, senza volerlo, perdendone ogni frammento e smarrendoci dentro
ogni loro sorriso.
Ho visto persone che la vita l'hanno odiata sempre,
ogni istante della loro esistenza, come fosse il loro peggior nemico. A
volte forse per ragioni vere altre per l'abitudine di farlo o per poter
incolpare qualcuno per non essere ciò che sognavano di essere.
Tutte queste vite che ho visto mi hanno insegnato una cosa preziosa ed unica.
Che la vita io la amo, sebbene mi faccia gli sgambetti dal giorno che sono nata.
Ho imparato che si può avere il SOGNO più grande del mondo, ma a volte
la salvezza sta nel non sprecare tutto cio' che abbiamo per qualcosa che
non si può avere. Allo stesso tempo ho capito che se non hai sogni non
vivi. Ho imparato che lo spreco, il rimandare, il non provare è la morte
peggiore che esista.
Ho capito che odiarla è come odiare noi
stessi ed odiare noi stessi è stupido. Perché fondamentale siamo quello
che ci siamo permessi di essere, sbagliando, cadendo, fraintendendo ,
prendendo scorciatoie o strade lunghissime. Scegliendo amici sbagliati,
amori insensati e magari accendendo luci che dovevano restare spente.
Abbiamo premuto pulsanti, girato manopole, alzato leve, proprio come
quando si tenta di far funzionare un macchinario sconosciuto.
Ho
capito che ci sono piccoli sbagli che possono diventare giganti , e cose
che non credevamo giuste che si rivelano illuminanti.
Ho capito
che non si può capire tutto e non si possono controllare le cose. Per
questo motivo credo solo ad una regola : bisogna tentare di godersi
tutto il più possibile, perché la vita e le scelte che facciamo possono
cambiare il gioco da un istante all'altro.
Bisogna saper godere di ogni piccolo scintillio di felicità, dal più semplice al più glorioso.
E mentre tentiamo di far funzionare questo macchinario incomprensibile
dobbiamo solo fare una cosa, imparare a riconoscere la bellezza e
invece di ignorarla, sputarle addosso o complicarla, aprire il più
possibile le nostre braccia ed accoglierla.
Con amore
Chiara
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